I miei lavori

Dal 31 ottobre in edicola la VII edizione de “Il Revisore Legale” per professionisti e imprese, da me curato e redatto

Dal 28 ottobre in edicola la VI edizione del ‘Codice Revisore Legale‘ per professionisti e imprese, da me curato e redatto

Da lunedì 18 ottobre sarà disponibile in edicola

Codice del Revisore Legale 2021, edito dal Sole 24 Ore

Codice del revisore legale 2020, edito dal Sole 24 Ore

Codice del revisore legale 2019, edito dal Sole 24 Ore

Codice del revisore legale 2018, edito dal Sole 24 Ore

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Copertina

Da martedì 18/09/2018 sarà disponibile in edicola.

Codice del revisore legale, edito dal Sole 24 Ore

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Copertina

Recensione

di Davide Rossetti

La complessità e l’ampiezza dei compiti, delle funzioni, dei ruoli e delle responsabilità che investono gli organi di governo societari ha comportato  l’esigenza  di ordinare in un unico testo – il “Codice del Revisore Legale” –  le disposizioni in continuo aggiornamento nonché l’analisi, i commenti e la sintesi delle stesse. Il “Codice del Revisore Legale”, di ausilio per amministratori, sindaci,  revisori,  organismi di vigilanza e organi di controllo interno di società ed enti pubblici, si divide in due  sezioni:

  1. società e borsa
  2. revisione legale dei conti e principi contabili

Nella prima sezione sono contenute l’insieme delle norme relative alle società di capitali che disciplinano la cosiddetta corporate governance , definita dal ”code of best practice” di Sir Adrian Cadbury  – il primo codice di condotta per amministratori di società quotate- come “il sistema che permette di dirigere e controllare le aziende”.  La sezione comprende schede di commento sui modelli di gestione e controllo (ordinario, monistico e dualistico), sul d.lgs. 231/2001 e sugli elementi del modello di organizzazione e gestione (Mog), sui compiti dell’organismo di vigilanza e del collegio sindacale, nonché sulle novità in materia di informazioni non finanziarie (d.lgs. 254/2016) e di società a partecipazione pubblica (d.lgs. 175/2016, come integrato dal d.lgs. 100/2017). Inoltre, oltre a contenere una parte illustrativa sul ruolo degli organi di controllo in relazione agli obblighi tributari e previdenziali, la sezione si conclude con un quadro di sintesi sul bilancio civilistico, con le novità del d.lgs. 139/2015. La seconda sezione contiene le norme sulla revisione legale dei conti, che è disciplinata dal d.lgs. 39/2010 (come modificato dal d.lgs. 135 del 17 luglio 2016) nonché dal Regolamento (Ue) n. 537/2014 sui requisiti specifici relativi alla revisione legale dei conti di enti di interesse pubblico. Specificamente nella sezione sono analizzate, commentate e sintetizzate:

  • le novità della mini-riforma sulla revisione legale di cui al d.lgs. 135/2016 e al Regolamento Ue 537/2014 con riguardo al giudizio del revisore – anche di coerenza e conformità – sul bilancio, all’indipendenza e obiettività dei revisori e agli enti di interesse pubblico e sottoposti a regime intermedio;
  • le tecniche di analisi di bilancio e di verifica della continuità aziendale per gli organi di governo delle imprese e le disposizioni sui principi contabili internazionali (Ias/Ifrs) e nazionali (Oic)

Infine, nella sezione, sono riportati gli schemi di verbali del collegio sindacale contenenti la relazione unitaria al bilancio del collegio sindacale incaricato della revisione legale dei conti, la proposta motivata per il conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti, la verifica della situazione patrimoniale-finanziaria ed economica dell’azienda.

In ultimo, il Codice del revisore legale riporta, in appendice, le caratteristiche del sistema di controllo interno e le principali disposizioni di amministrazione e controllo contenute

– nel codice di autodisciplina del comitato per la corporate governance per le società quotate, nonché nelle norme di comportamento cndcec per il collegio sindacale delle società quotate e “chiuse”;

– nella circolare Mef – Ragioneria Generale dello Stato – n. 20 del 5 maggio 2017 recante Vademecum per la revisione amministrativo contabile degli enti e organismi pubblici per quanto attiene i compiti del collegio dei revisori dei conti in relazione alle verifiche amministrativo contabili e in materia di anticorruzione e trasparenza.

Da questo quadro normativo in continuo divenire nasce l’esigenza del “Codice del Revisore Legale”, un volume sintetico e accessibile utile a fornire, a imprese e professionisti,  gli elementi necessari per operare al buon governo e allo sviluppo sostenibile del sistema azienda che coniuga le indicazioni legislative, con strumenti operativi pratici frutto di esperienza professionale dell’autore dedita prevalentemente alla partecipazione in organi societari.

Gianpaolo Davide Rossetti è dottore commercialista e revisore legale. E’ componente  di collegi sindacali e di revisione, organismi di vigilanza e comitati di sorveglianza di società, fondi di previdenza, università, fondazioni ed enti pubblici. E’ docente a contratto presso l’Università Europea di Roma, convegnista e collaboratore di quotidiani e riviste specialistici.  Ha pubblicato il Codice Amministratori e Sindaci (2012), il Codice del revisore (2013), Guida al rilancio delle imprese: lo stato di crisi dell’impresa commerciale (2014), I modelli di governo societario e la revisione legale dei conti in Italia (2015); I principi contabili internazionali – Il bilancio e le poste contabili vol. I (2016); I principi contabili internazionali – Le operazioni straordinarie vol. II (2016); I principi contabili internazionali – Normativa e schema di bilancio vol. III (2016)

I Principi contabili Internazionali IAS/IFRS

Piano dell’opera

La collana, edita da Il Sole 24 Ore,  si compone di tre volumi

  1.  Il bilancio e le poste contabili: in edicola dal 9 dicembre 2016
  2. Le operazioni straordinarie e i riflessi sul nuovo bilancio civilistico: in edicola dal 16 dicembre 2016
  3. Normativa e schema di bilancio: in edicola dal 23 dicembre 2016

Recensione

L’opera sui principi contabili internazionali  IAS/IFRS  si  propone  di guidare il lettore nell’applicazione degli standard internazionali in relazione alla redazione dei bilanci e all’implementazione delle operazioni straordinarie, nonché di analizzare le novità della nuova disciplina civilistica ai sensi del d.lgs. 139/2015. I principi contabili internazionali, riconosciuti e generalmente accettati, ai sensi del regolamento CE 1606/2002, sono gli IFRS (International Financial Reporting Standards) e le relative interpretazioni IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee) emessi dallo IASB (International Accounting Standards Board) – fino al primo aprile 2001 rispettivamente IAS (International Accounting Standards), SIC (Standing Interpretations Committee) e IASC (International Accounting Standards Committee)-.   I principi contabili internazionali sono adottati con regolamento comunitario, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee e applicabile in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea e rappresentano il quadro normativo completo applicabile a tutte le aziende  che per obbligo o facoltà li adottano.  I testi passano in rassegna i 44 principi contabili internazionali, oltre al framework, i principi contabili nazionali e le guide operative OIC utilizzati dalle imprese che applicano  gli IFRS per la redazione dei propri bilanci. L’argomento trattato oltre ad essere articolato è anche oggetto di un flusso continuo di modifiche a causa di amendments e annual improvements to IFRS Cycle per i principi  in vigore, nonché  di emanazione di nuovi standard (preceduti da Exposure Draft), alcuni dei quali già approvati dallo IASB ma non ancora omologati dall’UE i quali peraltro vanno indicati nelle note al bilancio illustrandone i potenziali effetti. Basti pensare al riguardo all’ultimo Regolamento comunitario pubblicato il 29 ottobre scorso che ha introdotto l’IFRS 15 relativo ai ricavi il quale ha peraltro sostituito lo IAS 18 e lo IAS 11 relativi rispettivamente ai ricavi e ai lavori in corso su ordinazione. Nell’opera, salvaguardando lo stile e la denominazione dei titoli e sottotitoli del principio integrale originale, sono riportate ed elaborate per ogni IFRS  schede di sintesi ragionate di facile lettura e consultazione.  Le schede contengono inoltre, nell’ottica di agevolarne l’interpretazione, richiami alla normativa nazionale, alle Guide Operative OIC – Organismo Italiano di Contabilità- per l’applicazione dei principi internazionali nonché ai principi contabili nazionali. Infatti come osservato dalla Commissione Europea i  principi contabili IFRS costituiscono la normativa di riferimento ai fini della redazione del bilancio la quale però non esautora la disciplina nazionale e l’informativa addizionale da questa richiesta,  per i  profili non regolati dai principi IFRS, le quali pertanto continuano ad applicarsi ove non siano in contrasto con gli stessi principi contabili IFRS e siano  significative per lo scopo generale dei bilanci.

L’opera inoltre è attuale e di particolare utilità ed interesse alla luce dei recenti sviluppi normativi che hanno esteso la possibile adozione dei principi contabili internazionali a quasi tutte le imprese. Infatti da un lato il d.lgs. 139/2015 ha aumentato il novero dei soggetti obbligati ad utilizzare gli IFRS e dall’altro il D.L. 91/2014 (c.d. DL Competitività) ha esteso l’applicabilità facoltativa degli IFRS a tutte le imprese diverse da quelle obbligate (quali ad esempio società quotate, banche, SGR, SIM) come sancito dal d.lgs. 38/2005. Pertanto oggi tutte le società sia quotate che “chiuse” (ossia le società non quotate che non fanno ricorso al capitale di rischio) con la sola esclusione di quelle che redigono il bilancio abbreviato, possono applicare gli standard internazionali per la redazione dei loro bilanci d’esercizio e consolidati.

La collana si suddivide in tre volumi ampiamente presentati dalle introduzioni specifiche ai testi riportate all’inizio di ogni monografia. Il primo “I principi contabili internazionali IAS/IFRS: il bilancio e le poste contabili” si  propone nel “cantiere aperto” degli standard contabili internazionali di orientare l’utente alla redazione del bilancio internazionale attraverso la selezione, l’analisi e la semplificazione dell’IFRS di riferimento.

Il secondo “I Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS: Le operazioni straordinarie e i riflessi sul nuovo Bilancio civilistico” ha l’obiettivo di analizzare le operazioni societarie straordinarie attraverso la selezione, l’analisi e la semplificazione dei principi e delle guide operative di riferimento nonché di trattare i riflessi della nuova normativa sui bilanci italiani la quale tende ad allinearsi agli IFRS in relazione alla rappresentazione e alla valutazione delle poste contabili in bilancio.  Le società italiane che adottano i principi contabili internazionali IAS/IFRS per le operazioni di fusione e scissione applicano l’IFRS 3 – Aggregazioni aziendali – il quale però non è utilizzabile per le operazioni straordinarie fra società appartenenti allo stesso gruppo. Per queste società, in assenza di uno specifico principio internazionale, si fa riferimento al  principio contabile nazionale OIC 4. Infatti come sopra rilevato la normativa nazionale che disciplina profili non regolati dai principi IFRS continua ad applicarsi qualora ovviamente non sia in contrasto con i principi contabili IFRS. Conformemente  a questa linea anche l’informativa addizionale richiesta dalla normativa nazionale può continuarsi ad applicare se è fuori dal campo di applicazione dei principi IFRS omologati.  Pertanto anche con riguardo alle operazioni di liquidazione, non trattate specificamente dagli IAS/IFRS,  si applica la Guida Operativa OIC n. 5.

Infine il terzo volume “I Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS: Normativa e schema di bilancio”.  In esso è riportato lo schema tipo di una relazione finanziaria annuale completa, comprensivo cioè della relazione di gestione e del bilancio il quale a sua volta racchiude i prospetti contabili e le note. Inoltre il volume contiene  le principali disposizioni civilistiche e fiscali che interessano i principi contabili internazionali allo scopo di  fornire al lettore un quadro quanto più esaustivo su una materia, ribadiamo,  fluida e articolata, ma imprescindibile e sempre più applicabile, alla luce dei citati e recenti sviluppi normativi, per tutti coloro che dovranno dedicarsi alla studio e alla redazione dei bilanci.  Si tratta in particolare delle seguenti disposizioni:

  • regolamento (CE) N. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio  del 19 luglio 2002 relativo all’applicazione di principi contabili internazionali;
  • d.lgs. 38/2005 che elenca la tipologia di imprese che per obbligo o facoltà sono tenute all’applicazione  degli IFRS  per la redazione dei bilanci individuali e consolidati;
  • dm economia n. 48/2009 e dm economia 8 giugno 2011 con cui vengono fornite,  ai cosiddetti soggetti IFRS adopter , disposizioni di coordinamento per l’applicazione delle norme del testo unico delle imposte sui redditi ( TUIR Dpr 917/86);
  • d.lgs. 139/2015, già citato, che ha recepito la direttiva 2013/34/UE  la quale abroga le precedenti direttive comunitarie in materia di conti annuali e consolidati recando innovazioni all’ordinamento contabile nazionale;
  • Codice civile e D.Lgs. 127/91 con riferimento agli articoli modificati dal D.Lgs. 139/2015, applicabili con decorrenza 2016 ai bilanci d’esercizio e consolidato delle società.

In considerazione di quanto illustrato il lavoro sui Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS ha come naturali destinatari i professionisti, le imprese, gli aspiranti professionisti e revisori per la preparazione dei rispettivi esami di Stato, nonché gli studenti universitari che intendono approfondire le tematiche trattate.

 Profilo Autore

Gianpaolo Davide Rossetti è dottore commercialista e revisore legale. E’ componente  di collegi sindacali e di revisione, organismi di vigilanza e comitati di sorveglianza di società, fondi di previdenza, università ed enti pubblici.  E’ docente a contratto presso l’Università Europea di Roma, convegnista e collaboratore di quotidiani e riviste specialistici.  Ha pubblicato il Codice Amministratori e Sindaci (2012), il Codice del revisore (2013), Guida al rilancio delle imprese: lo stato di crisi dell’impresa commerciale (2014), I modelli di governo societario e la revisione legale dei conti in Italia (2015)

I modelli di governo societario e la revisione legale dei conti in Italia (2015)

Le caratteristiche dei principi di revisione ISA Italia, principi di comportamento e formulario degli atti degli organi societari nei modelli tradizionale, dualistico e monistico

di Davide Rossetti

Il Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39 che disciplina l’attività di revisione legale dei conti in Italia prevede che lo svolgimento della stessa avvenga in conformità ai principi di revisione adottati dalla Commissione europea. Nelle more la revisione legale è svolta in conformità ai principi di revisione pubblicati con Determina della Ragioneria Generale dello Stato in data 23 dicembre 2014 e convenzionalmente definiti “principi di revisione internazionali (ISA Italia)”

Il Testo “La revisione legale dei conti e i modelli di governo societario in Italia” , anche in considerazione della recente emanazione dei documenti, nasce dall’esigenza illustrare le modalità di funzionamento e le caratteristiche principali dei principi di revisione nonché di analizzare la disciplina degli organi societari e i relativi principi di comportamento anche alla luce delle nuove disposizioni su trasparenza e corruzione applicabili alle società controllate e partecipate dallo Stato. Dopo aver definito i modelli di governance nelle società di capitali ed esposto le competenze e le funzioni dei relativi organi, il volume contiene una parte specifica di numerosi casi pratici ed esempi di verbali delle attività dei revisori, sindaci, consiglieri di amministrazione, assemblee, consiglieri di sorveglianza e di gestione, componenti dei comitati per il controllo sulla gestione e organismi di vigilanza ex d.lgs. 231/2001. Inoltre nel testo sono riportati anche i principi di comportamento e la normativa collegata degli organi di governance delle società, anche quotate- nei modelli tradizionali, dualistico e monistico – nonché esposte schede aggiornate sui principi contabili nazionali ed internazionali applicabili.

Il volume si divide in tre parti:

  1. La disciplina delle revisione legale dei conti, i principi di revisione e contabili applicabili e i modelli di amministrazione e controllo nelle società per azioni (e, per quanto applicabili, nelle altre società di capitali);
  2. Formulario degli atti degli organi societari
  3. Normativa collegata e principi di comportamento degli organi di governance, anche delle società quotate, che comprende le disposizioni civilistiche e specifiche sui modelli di governo societario –tradizionale, dualistico e monistico-, sui principi contabili e sulla revisione legale dei conti.

Il testo rappresenta un volume completo che tratta in maniera semplice ed esaustiva l’evoluzione della materia della revisione legale dei conti e le funzioni degli organi di tutti i modelli di governo delle società di capitali accompagnando il tutto con applicazioni pratiche delle attività da essi svolte. Il volume, pertanto, è destinato, oltre ai professionisti dell’area economico-giuridica (Avvocati, Consulenti del Lavoro, Dottori Commercialisti, Esperti Contabili, Notai, Revisori legali) e alle imprese, anche agli studenti universitari che intendono approfondire le tematiche trattate, nonché agli aspiranti professionisti e revisori per la preparazione dei rispettivi esami di Stato.

Gianpaolo Davide Rossetti è dottore commercialista e revisore legale. E’ componente di consigli amministrazione, collegi sindacali e di revisione, organismi di vigilanza e comitati di sorveglianza di società, fondi di previdenza, università ed enti. E’ docente a contratto di “Governance aziendale, operazioni straordinarie e private equity” presso l’Università Europea di Roma e collaboratore di quotidiani e riviste specialistici. Ha pubblicato il Codice Amministratori e Sindaci (2012), il Codice del revisore (2013), Guida al rilancio delle imprese: lo stato di crisi dell’impresa commerciale (2014).

Il codice del Revisore 2013

Recensione: Codice del Revisore 2013

Il “codice del revisore 2013” nasce dall’esigenza di ordinare in un unico testo le disposizioni aggiornate e  specifiche di riferimento per amministratori ,sindaci e revisori di società quotate e non.

Il testo si divide in due  sezioni:

  1. società e borsa
  2. revisione legale dei conti e principi contabili

Nella prima sezione sono contenute l’insieme delle norme relative alle società, anche quotate, che disciplinano la cosiddetta corporate governance , definita dal ”code of best practice” di Sir Adrian Cadbury  – il primo codice di condotta per amministratori di società quotate- come “il sistema che permette di dirigere e controllare le aziende”. Un sistema di gestione collettiva in cui è fondamentale la sinergia ed il coordinamento dei componenti dei consigli di amministrazione e degli organi di controllo aziendali.  Gli investitori istituzionali attribuiscono un valore più alto alle aziende che reputano gestite da una buona governance, che rappresenta quindi un fattore competitivo. La sezione comprende anche le disposizioni relative all’antiriciclaggio e alla responsabilità amministrativa degli enti.

La seconda sezione contiene le norme e i regolamenti attuativi (ad oggi emanati) sulla revisione legale che è disciplinata dal d.lgs. 39 del 2010 il quale ha recepito, ai sensi della delega contenuta nell’art. 1, comma 1, della legge 88/2009 (comunitaria 2008),  la direttiva 2006/43/CE relativa alle revisioni legali dei conti annuali e consolidati, modificativa delle direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE e abrogativa della direttiva 84/253/CEE. In relazione ai regolamenti attuativi si segnalano gli ultimi due pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 20 febbraio ed in vigore dal 7 marzo 2013 riguardanti la gestione dei revisori inattivi e le modalità di revoca, dimissioni e risoluzione consensuale dell’incarico di revisione legale.

In ultimo il “codice” riporta  una scheda sintetica sui principi di revisione e sui principi contabili vigenti, gli ultimi aggiornamenti del decreto anti-riciclaggio (dopo l’approvazione del d.lgs. 169/2012) e le modifiche del d.lgs 231/2001 alla luce delle recenti norme sull’anti-corruzione (legge 190/2012) e sull’impiego di lavoratori irregolari (d.lgs. 109/2012).

Clicca per vedere la recensione del Ministero dell’Economia

Codice degli amministratori e sindaci di società

Il testo, con la prefazione del Prof. Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, si divide in tre sezioni che raccolgono le novità e le principali disposizioni che riguardano il governo delle aziende, anche quotate.

Recensione: Codice degli amministratori e sindaci di società

La complessità e l’ampiezza dei compiti, delle funzioni, dei ruoli e delle responsabilità che investono gli organi di governo societari ha comportato  l’esigenza  di ordinare in un unico testo le disposizioni specifiche di riferimento per amministratori ,sindaci e revisori di società quotate e non.

Il “Codice amministratori e sindaci di società” che si divide in tre sezioni (società e borsa, crisi d’impresa, revisione legale dei conti e principi contabili)  ha l’ambizione di rappresentare  un vero e proprio “Testo Unico del governo aziendale” in cui si è cercato di concentrare le norme, e nello specifico parti di esse, che attengono direttamente all’attività degli organi aziendali a partire dal funzionamento delle assemblee e degli organi di amministrazione e controllo, anche nelle situazioni di crisi d’impresa.

Le presentazioni delle sezioni, all’inizio di ogni blocco di norme, oltre a contenere una sintesi degli argomenti  di maggiore interesse, illustrano le novità introdotte dalle disposizioni  più recenti, come i decreti legge  “sviluppo 2012” e “spending review”  e i decreti attuativi sulla revisione legale dei conti.

La presentazione delle sezioni  inoltre , contiene elementi operativi e citazioni di regolamenti applicativi, linee guida e codici deontologici di istituzioni, associazioni di categoria e professioni quali, a titolo esemplificativo, i regolamenti e le comunicazioni della consob, il codice di autodisciplina per le società quotate del comitato per la corporate governance, le linee guida di confindustria per la costruzione dei modelli di organizzazione e gestione ex d.lgs.231/2001, le norme di comportamento del collegio sindacale emanate dal consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

Il testo con la prefazione del prof. Guido Alpa – Presidente del Consiglio Nazionale Forense –  è  a cura di Davide Rossetti – dottore commercialista e revisore legale dei conti . Componente  di consigli amministrazione, collegi sindacali e comitati di sorveglianza di società ed enti. Docente a contratto di “Governance aziendale e strategie d’impresa, operazioni straordinarie e private equity” presso l’Università Europea di Roma -.Senior vice president di Weber Shandwick dove si occupa di consulenza organizzativa, comunicazione d’impresa e relazioni istituzionali.

Rilanciare l’impresa, la guida pratica per uscire dalla crisi:lo stato di crisi dell’impresa commerciale

Recensione

L’opera- edita da ” Il sole 24 ore” – è in edicola dal 30 luglio 2014. Si tratta di una monografia specialistica dalla collana editoriale “Rilanciare l’impresa: Guida pratica per uscire dalla crisi” relativa alle imprese in stato di declino e crisi delle quali illustra i piani, gli istituti e le strategie economico- aziendali di risanamento, i profili giuridici e fiscali, nonché il ruolo e le responsabilità degli organi societari (soci, amministratori, sindaci, revisori e organismi di vigilanza).

Master Comunicazione, Public affairs e Relazioni internazionali

Obiettivo del Master è di formare professionisti in grado di proporsi al mercato di riferimento con una visione multidisciplinare e una maggiore consapevolezza sui processi decisionali a livello politico e amministrativo, con particolare attenzione agli strumenti della comunicazione istituzionale e del sistema dei media.
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• assicurare una costante relazione con la business community, in virtù del coinvolgimento di testimoni provenienti provenienti dalle istituzioni comunitarie, da aziende pubbliche, imprese private e organizzazioni del terzo settore.